2004-03-25 - Cinema Plaza, largo Matteotti 15 Piacenza - Italia / Italy

Kun. Giussani knygų pristatymai

Pristatytos knygos:
2004-03-25 | 21:00 | Italia / Italy | Piacenza Cinema Plaza, largo Matteotti 15

on. Pier Luigi Bersani Responsabile Dipartimento Economia DS
Jesus Carrascosa Responsabile Centro Internazionale di Comunione e Liberazione

Giovedì 25 marzo al cinema Plaza di Piacenza, si è tenuto l’incontro per la presentazione del libro di don Luigi Giussani Perché la Chiesa. Sono intervenuti l’on. diessino Pierluigi Bersani, e Jesus Carrascosa, responsabile del Centro internazionale di Comunione e Liberazione a Roma. Numerose le personalità presenti in sala tra cui il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, il vicario generale mons. Lino Ferrari, il presidente nazionale della Compagnia delle Opere Raffaello Vignali. L’evento è stato organizzato per celebrare i cinquanta anni da quando l’allora insegnante di religione don Luigi Giussani iniziò ad affascinare parlando del cristianesimo un gruppo di giovani Milanesi del liceo Berchet. Quell’esperienza si diffuse in tutta Italia prima con il nome di Gioventù Studentesca, per poi assumere la denominazione di Comunione e Liberazione insieme a una fisionomia internazionale che oggi lo rende significativa presenza ecclesiale in oltre 80 Paesi al mondo. « La vostra esperienza è una preziosa porzione del popolo della Chiesa. La Chiesa guarda con gratitudine il fiorire di comunità vive nelle quali la fede viene trasmessa e vissuta, in questo fiorire essa riconosce l’opera dello Spirito Santo. Continuate il cammino intrapreso, abbiate fiducia, Cristo completerà l’opera che lui stesso ha iniziato, aspirate ai carismi più grandi». È con la benedizione del vescovo, letta dal Vicario mons. Ferrari, che si apre il dibattito della serata. Introduce il tema l’on. Bersani: «ho sempre pensato che una delle questioni più importanti per lo sviluppo del pensiero cristiano, ma anche laico e politico dell’occidente, sia stata la discussione tra grazia e autonomia umana, disegno divino e libertà dell’uomo». In Europa, dice Bersani, è attorno a questa dialettica che si sviluppa il dibattito tra assolutismo e democrazia, ed è attorno a queste discussioni teologiche che si è costruita l’identità europea. È un interesse personale che spinge Bersani a ricercare chi ha risolto in via pratica questo problema: Gregorio Magno nel 600 d.C. partendo dalla certezza sulla gratuità del disegno inconoscibile di Dio e dalla convinzione che Dio svolge questo disegno attraverso la Chiesa, ha di fatto rifondato la Chiesa. A questo punto il paragone con i ciellini è d’obbligo: «in queso libro c’è un’idea simile a quella di Gregorio Magno, un’idea forte e molto bella di Chiesa: l’idea della Salvezza come Mistero che si scioglie nella vita reale di una Chiesa che in compagnia di Cristo prolunga la Sua opera di redenzione. La Chiesa costituita da questi santi imperfetti e umani che continuano il lavoro di redenzione di Dio». Bersani prosegue ricordando di quando il suo parroco suonò le campane quando fu nominato ministro «Se sono qui adesso è anche per lui, oltre che per l’amicizia che mi lega a voi di CL. Ho sempre pensato facendo politica che le convinzioni forti siano una risorsa e nessuno può lasciar fuori le proprie convinzioni, il proprio messaggio, la certezza che ha da portare, come nessuno può pensare di imporla tout-court. Incontrando da vicino persone di CL questo fatto colpisce: siete persone che portano una certezza ma anche una curiosità, una ricerca di stupore e bellezza anche nelle posizioni più lontane. Questo è un contributo che spero possa essere contagioso anche per le altre culture: abbiamo bisogno di convinzioni profonde ma anche di disponibilità al confronto». Carrascosa ricorda la sua esperienza di anarchismo nella Spagna dittatoriale di Franco. Quando avvenne l’incontro con don Giussani fu la svolta della vita, «incontrai cristiani che non avevano il complesso di inferiorità, gente con passione per la cultura e con una fede che giudicava tutte le cose». Il problema dell’uomo moderno è: Dio se c’è non c’entra, «ma se non c’entra significa che non c’è. ... Mi colpì molto la possibilità di sperimentare una felicità maggiore già da subito. Cristo ha rischiato dicendo: la vita eterna e il centuplo quaggiù, se il centuplo funziona, deve funzionare anche la vita eterna, questo centuplo mi attirava». Così conclude Carrascosa sul libro di don Giussani: «La Chiesa è costituita da una fattore divino e un fattore umano, il fattore umano è inevitabile, è come il fango ma il cercatore d’oro non ne ha paura. La Chiesa è la possibilità oggi per raggiungere una certezza su Cristo, per incontrare Cristo. È una proposta alla libertà di ognuno, ognuno può verificare se nel fango c’è l’oro».

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